Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia ve lo impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.
Primo Levi
Per non dimenticare mai!!!
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1 commento:
Ogni volta che leggo questa poesia non posso fare a meno di provare una forte stretta al cuore,poichè in me affiorano immagini terrificanti di esseri umani trattati peggio di bestie...come può l'uomo essere tanto disumano!!!!....e poi,egoisticamente e nolto,mi ritengo fortunata di non aver vissuto questa immonda tragedia!grazie per averla condivisa,un bacio
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